Ricordi e necrologi per Agostino
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- Sabato, 31 Marzo 2012 08:13 Data pubblicazione Paolo Ricci Visite: 2241
Istituto Superiore di Scienze Religiose di Rimini
Il ricordo di Natalino Valentini direttore dell’ISSR Marvelli
nella mattinata di ieri abbiamo appreso con profondo dolore della morte del nostro caro Don Agostino Gasperoni, “colonna” portante del nostro Istituto sin dalla sua prima fondazione. Per molti di noi Don Agostino non è stato soltanto un ottimo biblista e raffinato esegeta, ma soprattutto un “uomo biblico”, un uomo di Dio scolpito dalla Sua Parola, un
impareggiabile maestro della sacra Scrittura, non solo studiata ed amata, ma custodita, incarnata, vissuta e donata. Una Parola donata e seminata con una premura e una dedizione senza limiti, con una generosità e gratuità senza misura.
Di questa sua infaticabile seminagione compiuta fino agli ultimi giorni di vita con rara tenacia spirituale e fermezza interiore, con amore e senza risparmio né calcolo, né ricerca di prestigio o interesse, nulla può essere perduto! I suoi frutti sono fecondi e abbondanti, sebbene in gran parte invisibili, come tutte le cose essenziali.
La piccola comunità dell’Istituto, profondamente grata per il dono della sua persona e del suo insegnamento, si unisce in preghiera, invocando su di lui il dono della Beatitudine eterna, nella profonda certezza che l’amore si nasconde ma rimane efficace, sia pure in modo misterioso e indeducibile.
Natalino Valentini direttore dell’ISSR Marvelli
Istituto Teologico Marchigiano
Al maestro e fratello mons. Agostino Gasperoni
lunedì 12 marzo 2012
Oggi 12 marzo abbiamo appreso la notizia della morte, avvenuta nella tarda mattinata presso l’ospedale di Nuova
Feltria, del nostro amatissimo e stimatissimo collega Mons. Agostino Gasperoni, da vari decenni (dal 1976)
docente di Lingue bibliche, Sacra Scrittura e Teologia biblica presso l’Istituto Teologico Marchigiano (prima a Fano presso il Seminario Regionale poi dal 1995 ad Ancona). Ci ha accompagnato con la sua competenza di studioso e maestro, con la sua tenacia e fede nell’affrontare il lungo tempo della malattia. Ricordiamo in particolare l’ultimo viaggio dell’ITM in Terra Santa nel 2009 a cui partecipò, nonostante i tanti disagi legati ai suoi problemi di salute, offrendoci una testimonianza luminosissima e indelebile di amore al Signore Gesù e alla Chiesa. Insieme ad altri colleghi fu uno degli artefici della realizzazione ad Ancona della Specializzazione in Sacramentaria e nel periodo dal 2001 al 2007 ricoprì per
due mandati l’incarico di Preside dello stesso Istituto. In occasione della mia conferma per il secondo mandato di Preside dell’ITM mi scrisse in data 15 luglio 2010 un sms che non ho mai cancellato e che ora sento più che mai attuale per noi tutti: «Complimenti!.. Buona continuazione del lavoro che stai facendo con competenza e con passione. Se il Signore vorrà, spero di poterti essere anche di aiuto. Buona estate!.. Don Agostino».
Mi diceva “Buona continuazione” e credo fermamente che non mancherà, modo Deo cognito, di farci pervenire il suo aiuto e il suo sostegno ora che è nell’abbraccio della misericordia di Dio. Sarà bello continuare ad onorare la sua memoria nel proseguire anche noi, coscienzioso e solerte, in spirito di autentica fedeltà al magistero del Concilio Ecumenico Vaticano II.
Prof. Don Mario Florio
Preside dell'Istituto Teologico Marchigiano
Omelia del Vescovo Mons. Luigi Negri per le esequie di Don Agostino Gasperoni
14/03/2012
Eccellenze Reverendissime, cari fratelli nel sacerdozio e nella vita religiosa, popolo della Diocesi di San Marino-Montefeltro, soprattutto dei luoghi in cui Don Agostino aveva speso generosamente e faticosamente la sua vita per il bene, per le Parrocchie di Casteldelci e di S. Maria Maddalena.
La nostra Diocesi vive, oggi, un momento grande, un momento grande di dolore e un momento grande di certezza, secondo quella sintesi ineguagliabile che soltanto l’autentico cattolicesimo rende possibile: il dolore per un’assenza, per un'assenza che segna la nostra vita, la segnerà inesorabilmente, cominciando da quella dei suoi parenti e dei suoi moltissimi amici ma, insieme, con la certezza straordinaria e praticamente vissuta che il dolore e l'assenza non definiscono il momento, ma è la vita nuova nella quale Don Agostino è già entrato a caratterizzare questo momento perché la vita non viene mai meno ma sempre trasformata. Tutti voi, che siete qui e che lo avete conosciuto per un tempo più lungo di quanto non lo abbia conosciuto io, sapete riempire di questa grandezza i momenti della convivenza con lui.
Penso ai suoi allievi che ricordano la sue straordinarie lezioni di esegesi e oggi rivivono i momenti più significativi di quella esperienza unica ed eccezionale; penso a coloro che lo hanno avuto Parroco e quindi l'hanno visto spezzare il Pane della Parola, celebrare i Sacramenti, accompagnandoli nella vita di ogni giorno con una capacità di consiglio grande e prudente.
Che cosa ha dato a me Don Agostino che avevo conosciuto poco meno di sette anni fa, al mio ingresso in questa Diocesi, quando era già malato, fortemente segnato da quella fatica, da quella malattia - o meglio sarebbe dire da quella serie di malattie che lo hanno tormentato fino a due giorni fa? Mi ha insegnato che si ricerca la Parola di Dio, la si ricerca per sé e la si insegna agli altri, per conoscere di più Gesù Cristo e per amarLo di più.
La sua esegesi limpida, profonda, appassionata evidentemente aumentava in lui l'amore per Gesù Cristo e probabilmente era questo che rimaneva segnato nel cuore e nella vita di coloro che lo ascoltavano. Un amore a Gesù Cristo come avvenimento radicale della vita, un amore al suo Corpo che è la Chiesa, accudito nelle responsabilità che gli erano state assegnate di ora in ora, di tempo in tempo e a cui aveva saputo rispondere.
Ha dato un apporto determinante alla nascita di quei gruppo famigliari che hanno vivificato la vita della nostra diocesi.
L'altra cosa che mi ha colpito, fino a due giorni prima della sua morte all'ospedale di Novafeltria, è stata una straordinaria volontà di vivere. Ha combattuto una battaglia per la vita con un coraggio assoluto - non ho mai visto nessuno difendere il proprio diritto all’esistenza, la propria vita e non per sé, ma per il Signore: “sia che viviamo sia che moriamo siamo del Signore”.
Chiedeva d’impegnarsi sia quando stava bene sia quando soffriva: si vedeva che desiderava la vita per poter continuare a lavorare per il suo Regno che è la Chiesa nel mondo e addirittura con una capacità di offrirsi per responsabilità nuove, come mi avvenne più di un anno fa e dovetti dirgli: “Don Agostino aspettiamo qualche tempo per definire la questione perché mi pare che lei sia in sospeso.
L’amore a Cristo letto, approfondito, reso quotidiano in quel gusto della Parola, alla quale sapeva dedicarsi con profondità e con semplicità, senza fare dell'esegesi una barriera fra i dotti e il popolo, ma trasformandola in una possibilità di amare il Signore e di servire la sua Chiesa.
Vivere per servire: questo dava al suo sguardo un senso di indomabilità. Soltanto l'ultima volta, e c’era con me il Vicario Generale, le parole erano più spezzate del solito ma, soprattutto, era scomparsa dai suoi occhi l'indomabilità verso la vita.
Sotto sotto la battaglia si era fatta più forte delle sue forze e si affidava, nel silenzio, al Signore; ed il Signore non lo ha fatto aspettare tanto. Gli è venuto incontro e finalmente nell'incontro con Cristo la sua vita generosa e forte ha trovato il suo compimento e la sua definitività.
Così sia.
S.Agata Feltria, 14 Marzo 2012
+Luigi Negri
Vescovo di San Marino-Montefeltro
S. G.
Grazie, per avermi insegnato a guardare il mondo con occhi diversi
Grazie, per avermi insegnato ad allargare il mio orizzonte
Grazie, per essermi sempre stato vicino sopratutto nei momenti più bui e duri della mia vita
Grazie, per la tua accoglienza e per il tuo amore incondizionato
Grazie, per avermi amata per come sono senza aver mai tentato di cambiarmi e senza avermi mai giudicata
Grazie, per essere stato quella luce viva e ferma che ha illuminato il sentiero buio e scosceso della mia vita
Grazie, di tutti i tuio insegnamenti ed esempi di rettitudine
Grazie, Grande ANIMA