Beati i perseguitati - Traccia per Incontro del 30 dicembre 2012
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- Categoria: Vita di Gruppo
- Domenica, 30 Dicembre 2012 08:31 Data pubblicazione Super User Visite: 3004
Beati i perseguitati a causa della giustizia perché di essi è il regno dei cieli - Traccia per Incontro 28 del Ottobre 2012
Beati i perseguitati a causa della giustizia perché di essi è il regno dei cieli
"La casa delle otto felicità" Beatitudini evangeliche vissute in famigliaPunti evidenziati dalla traccia:
1) Il messaggio di questa beatitudine si pone oggi controcorrente, infatti la mentalità prevalente nella società moderna è quella in cui ognuno pensa al proprio bene e tornaconto personale. Attraverso bugie, sotterfugi e strategie diverse si cerca di apparire sempre a posto, è importante l’opinione pubblica e che si possa essere ben considerati. La scrittura però ci interroga: “Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti”. Quasi a volerci far notare che quando si segue veramente la volontà di Dio è scontato lo scontro con la mentalità del mondo.
Ci è mai capitato di trovarci a prendere posizione in situazioni in cui abbiamo sentito l’imperativo di perseguire la giustizia? Quali le conseguenze verso noi stessi? Quali le motivazioni che ci hanno spinto? Quando, invece, abbiamo sentito di rinunciare alla giustizia scendendo a compromessi?
2) E’ necessario fare discernimento perché la giustizia di Dio non può e non deve essere confusa con la nostra giustizia o il nostro modo di vedere e pensare, come avevamo già visto la giustizia di Dio coincide con la sua volontà che è possibile conoscere attraverso alcuni elementi fondamentali: la Parola, la preghiera, la meditazione, il confronto, il magistero della chiesa, la ricerca e lo studio…
Insomma non è proprio a portata di mano!
Noi cerchiamo attraverso questi mezzi di conoscere la volontà di Dio? Quanto ci lasciamo guidare dal buon senso, dalle nostre elaborazioni e considerazioni personali? Quanto crediamo che Dio ci parla e vuole farci conoscere la sua volontà se noi lo vogliamo veramente ascoltare? Ci sono state occasioni in cui abbiamo davvero riconosciuto la volontà di Dio che superava la nostra, anzi ci portava là dove noi non volevamo andare?
3) Anche in famiglia possono verificarsi situazioni di ingiustizia e in cui ci si sente perseguitati, nel rapporto genitori e figli, con le famiglie d’origine, con i fratelli…
Ci siamo mai trovati o sentiti in situazioni di questo tipo?
4) Il concetto di giustizia come accettazione della volontà di Dio viene qui associato anche all’accettazione della sofferenza. Tutti prima o poi ci troveremo a portare la croce, due possono essere le modalità per affrontare questi momenti: considerarli una persecuzione assolutamente inaccettabile, frutto di un Dio che ci mette alla prova, oppure viverli nell’abbandono al Signore nella certezza che Egli non vuole il nostro dolore, ma che ci ama così tanto da portarlo con noi. Questo il senso della sua incarnazione e della sua crocifissione: abbandonare, rinunciare alle sue prerogative divine per assumere le debolezze umane.
Come abbiamo vissuto le croci che fino ad ora abbiamo incontrato e portato nella nostra vita? Abbiamo sentito la presenza del Signore o ci siamo sentiti soli, abbandonati vittime dell’ingiustizia divina?
5) L’ultimo punto porta a riflettere su cosa sia e dove sia il Regno dei cieli che attende i Beati, gli operatori di giustizia, coloro che accettano difficoltà e perfino persecuzioni. Esso non è solo attesa della vita eterna e ricompensa futura, non dobbiamo rassegnarci ad una vita terrena fatta unicamente di problemi, fatiche e dolori. La beatitudine è qualcosa che comincia proprio qui, che noi fin d’ora possiamo assaporare, pregustare sul piano spirituale. E’ quella gioia che ci investe e ci riveste che ci fa dire di essere in uno stato di grazia. E quale luogo se non la famiglia può farci sperimentare il Paradiso, proviamo a pensare alla nostra coppia, al bene che a volte sperimentiamo in momenti unici e quasi magici, quale dono grandioso il dialogo profondo, il perdono, il sentirsi accettati nella nostra limitatezza; per non parlare della meraviglia dei figli, del loro arrivo dentro di noi e in mezzo a noi, quale gioia indicibile ci hanno fatto e ci fanno sperimentare nonostante i sacrifici e la fatica. Tanti potrebbero essere gli esempi allora:
Quali sono stati i momenti di grazia della nostra vita che ci hanno fatto sperimentare la bellezza e la perfezione del Paradiso?