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Festa Famiglia di Nazaret 2007

Novafeltria  - 30 dicembre 2007

FESTA DELLA S. FAMIGLIA
INTRODUZIONE
In questa domenica che segue il giorno di Natale siamo chiamati a fissare lo sguardo sulla santa famiglia di Nazareth. La nostra comunità parrocchiale pone così al centro della propria riflessione la piccola comunità formata da Maria, Giuseppe e Gesù, prendendola a modello sia per quanto riguarda la relazione di amore che intercorre tra i suoi componenti, sia per la fiducia con la quale si lascia guidare dal Signore nelle numerose traversie che la investono in più occasioni.
In particolare, il racconto evangelico di oggi la descrive sotto la grave persecuzione del re Erode, costretta a mettersi in fuga dalla tragica passibilità che venga ucciso il piccolo neonato Gesù salvata dalle rivelazioni di pericolo che Dio “suggerisce” a Giuseppe nei suoi sogni notturni.
L’esempio critico della situazione in cui si trovano Maria e Giuseppe ci fa capire che spesso la famiglia non è in grado di intuire e talvolta superare i veri pericoli che la circondano e la attraversano. Neppure Giuseppe avrebbe potuto farlo se non si fosse fidato realmente di Dio, se non fosse stato in un dialogo talmente profondo con Lui da ascoltarne i suggerimenti.
Partecipiamo dunque alla festa di oggi celebrando tutti gli aspetti della vita in famiglia: il suo costituirsi con il matrimonio, l’accoglienza della vita, l’ascolto ed il sostegno tra le diverse generazioni, i doni che arricchiscono le nostre giornate, le piccole e grandi sofferenze di ogni storia famigliare, … con fiducia costante nel
Signore, la cui provvidenza sa guidare i passi del nostro cammino.
INTRODUZIONE ALLE LETTURE
Nella prima lettura Ben Sira, l’autore, ci invita a riflettere sul rapporto tra genitori e figli. I figli sono chiamati al rispetto verso i genitori. I rapporti relazionali fra le generazioni devono essere all’insegna della carità e dell’amore, sostenuti dal Padre di tutti a cui rendere gloria sempre.



Prima   Lettura Sir 3, 3-7.14-17a

Chi teme il Signore onora i genitori.
Dal libro del Siràcide

Il Signore ha glorificato il padre al di sopra dei figli e ha stabilito il diritto della madre sulla prole.
Chi onora il padre espìa i peccati e li eviterà e la sua preghiera quotidiana sarà esaudita.
Chi onora sua madre è come chi accumula tesori.
Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera.
Chi glorifica il padre vivrà a lungo, chi obbedisce al Signore darà consolazione alla madre.
Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia, non contristarlo durante la sua vita.
Sii indulgente, anche se perde il senno, e non disprezzarlo, mentre tu sei nel pieno vigore.
L’opera buona verso il padre non sarà dimenticata, otterrà il perdono dei peccati, rinnoverà la tua casa. 

Parola di Dio
Salmo Sal 83 - 84
Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vie.
Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Della   fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.  

La   tua sposa come vite feconda
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli   come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa. 

Ecco com’è benedetto
l’uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da   Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua   vita!

L’apostolo Paolo nella sua lettera tocca tutti gli aspetti della vita famigliare: il rapporto tra marito e moglie e quello tra genitori e figli. Pone la sua attenzione sui rapporti umani che devono essere basati su sentimenti di tenerezza, umiltà, bontà, mansuetudine e perdono. Esorta tutta la famiglia alla gratitudine nei confronti di Dio, perché un matrimonio riuscito conduce alla santità a cui siamo chiamati.

Seconda   Lettura Col 3,12-21

Vita familiare cristiana, secondo il comandamento dell’amore.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési 

Fratelli, scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi di sentimenti di   tenerezza, di  bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a   vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi   nei riguardi di un altro. 
Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche   voi. Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati   chiamati in un solo corpo. E rendete grazie!

La parola di Cristo abiti tra   voi nella sua ricchezza. Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda con   salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio nei vostri cuori. E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del   Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.

Voi, mogli, state   sottomesse ai mariti, come conviene nel Signore. Voi, mariti, amate le vostre   mogli e non trattatele con durezza. Voi, figli, obbedite ai genitori in tutto;   ciò è gradito al Signore. Voi, padri, non esasperate i vostri figli, perché non si scoraggino.

Parola di Dio
Alleluia, alleluia. 
La pace di Cristo regni nei vostri cuori;
la parola di Cristo abiti tra voi   nella sua ricchezza.
Alleluia.

Per tre volte Giuseppe sogna, è il Signore che gli parla. Dio sceglie di modificare la storia attraverso questo piccolo segno. Giuseppe, attento, sa leggere il messaggio del Signore, portando, così, a compimento la Sua volontà. Dio non accompagna solo la famiglia di Giuseppe e di Maria, ma anche tutte le nostre famiglie, parlando ad ognuno di noi in modo diverso e particolare. Questa è una certezza evangelica. Dio cammina e sostiene sempre  ogni famiglia. D’altra parte Dio chiede la collaborazione umana per realizzare il suo progetto.  Giuseppe ogni volta prende delle decisioni fidandosi cecamente del Signore, salvando la propria famiglia e l’umanità intera. Giuseppe si fida. Questa è la sua fede. L’invito del Vangelo che oggi ci è rivolto è proprio quello di fidarsi con coraggio, di saper leggere  le vicende della nostra vita per  intraprendere senza indugi la strada d’amore decisa con noi e per noi.
Vangelo Mt 2,13-15.19-23
Prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto.
Dal Vangelo secondo Matteo

I Magi erano appena partiti,   quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati,   prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».

Egli si   alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove   rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal   Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio».

Morto   Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli   disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra   d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino».

Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele.   Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo   padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella   regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si   compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».

Parola del Signore


Preghiere dei Fedeli

  1. Preghiamo affinchè la famiglia, luogo privilegiato di apertura, accoglienza e promozione della vita, si affidi instancabilmente al Signore realizzando il suo naturale progetto di "custode della vita".

  2. Signore, ti affidiamo tutti i genitori affichè con il tuo aiuto sappiano essere testimoni di fede e buoni educatori dei figli che hai loro donato, in questa umanità non più attenta ai veri valori della fede, del dono della vita e della famiglia.

  3. Intorno a noi ci sono tante famiglie che stanno attraversando giorni difficili e momenti di crisi. Stanno sperimentando la fatica del vivere giorno per giorno e dell'accettarsi a vicenda. Ti prghiamo Signore, perchè queste famiglie in difficoltà riescano a riscoprire e a vivere fino in fondo il loro "si" iniziale, quel si che si erano dati reciprocamente, nella pazienza del cammino e nella forza del sacramento.

  4. Oggi ci troviamo immersi in una cultura che relativizza il matrimonio e la differenza tra i sessi. Sposarsi o non sposarsi per una coppia è una scelta di uguale valore. Signore, tu che hai fondato la famiglia umana sull coppia uomo-donna, illumina i governanti, perchè promulghino una legislazione a favore della famiglia, una legislazione che valorizzi e aiuti la famiglia nell'insostituibile compito di crescere gli uomini e le donne del domani.

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